“Salvaguardare i diritti di coloro che già hanno avviato le pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis prima che fossero approvate le nuove direttive". È quanto chiede il deputato PD che sulla delicata questione ha presentato una interrogazione ai ministri dell’Interno e degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.
Nell’interrogazione l'On. Di Sanzo chiede ai due ministri di “venire incontro a coloro che hanno già fatto richiesta o sono in lista di attesa per un appuntamento per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis in seguito alle nuove linee interpretative contenute nella circolare n. 43347 del 3 ottobre 2024, emanata dal Ministero dell'Interno italiano che prende spunto da recenti sentenze della Corte di Cassazione”.
“La circolare”, spiega il parlamentare, “chiarisce che, a seguito dell'acquisto volontario di cittadinanza straniera da parte di cittadino italiano emigrato prima del 1992, perde la cittadinanza italiana non solo il cittadino italiano ma anche i suoi figli minori e la linea di trasmissione della cittadinanza è considerata così interrotta per i figli e i loro discendenti”.
Come sottolinea l'on. Di Sanzo “la circolare ha suscitato preoccupazioni tra esperti e cittadini, poiché è un'interpretazione restrittiva delle normative sulla cittadinanza, in contrasto con la procedura corrente per il riconoscimento di cittadinanza, riportata dagli stessi siti web di tutti i Consolati. Questa nuova interpretazione sta creando numerosi problemi a tutti coloro che sono in attesa di un completamento dell’iter connesso a tale richiesta effettuata secondo le regole stesse scritte sui siti web dei consolati e spendendo spesso anche molte risorse economiche. Dal momento che moltissimi italiani emigrati negli Stati Uniti e Canada hanno acquisito la cittadinanza del paese di emigrazione quando i figli erano ancora piccoli, spesso per evitare fenomeni di discriminazione, si tratta di una norma che va a colpire in maniera particolare la comunità italo-americana e italo-canadese”.
Per queste ragioni, nella sua interrogazione, l'on. Di Sanzo ha chiesto al Governo di “salvaguardare i diritti di coloro che già hanno avviato le pratiche per tale riconoscimento, secondo le regole precedentemente stabilite, sia che le pratiche siano in lista d'attesa o che siano già state avviate presso gli uffici consolari, anche ipotizzando un periodo di transizione che permetta ai procedimenti in corso o in lista di attesa di terminare l’iter prescritto”.
L’auspicio è che “vi sia ragionevolezza” e che “vengano accolte queste richieste per evitare di cambiare le regole mentre sono già state avviate e sono ancora in corso tante procedure di riconoscimento”.